Il Salone del Libro omaggia Franz Kafka a cent’anni dalla morte

“Sono tante le cose che non sappiamo quando leggiamo Kafka. E questa è una delle ragioni che rendono Kafka grande”. 

Così Mauro Covacich si è espresso in apertura dell’evento dedicato al celebre scrittore boemo presso il Salone del Libro di Torino 2024.

La presentazione, svoltasi nella mattinata di sabato nel Piazzale Oval, si inserisce nel ciclo di incontri dedicato alla lingua ospite, che quest’anno è il tedesco. Per l’occasione si è scelto di omaggiare una delle penne più prorompenti e significative del panorama letterario.Il Salone ha ospitato Reiner Stach, critico kafkiano, autore di una biografia documentata in tre volumi, e Nicolas Mahler, illustratore austriaco che ha raccontato Kafka in un’originale storia a fumetti. Covacich è intervenuto in veste di moderatore.

A cent’anni dalla sua morte, Kafka è ricordato come un importante tassello nella costruzione della letteratura moderna, la cui eredità si avverte ancora oggi. Autore enigmatico, che attraverso le sue opere ci fa rispecchiare in un universo di irrisolto e di insoluto. Kafka non mira a dare delle risposte, ma a lasciare a bocca aperta il lettore.

Di questo avviso è Reiner Stach, noto autore e critico tedesco, nonché il più importante biografo kafkiano. Di recentissima pubblicazione, i suoi tre volumi per Il Saggiatore che raccontano la vita di Franz Kafka articolandola in tre momenti, racchiusi nel titolo delle opere: “I primi anni”, “Gli anni delle decisioni” e “Gli anni della consapevolezza” (2024).

Si tratta di una biografia romanzata che si propone di restituire l’essenza di Kafka attraverso l’utilizzo del racconto e di mettere in risalto gli aspetti che fanno della sua scrittura un patrimonio unico. Su questo tema, il critico ha affermato: “Ogni piccolo aspetto o dettaglio che ho avuto il piacere di studiare è indice della straordinaria coerenza di Kafka. Il tratto distintivo della sua scrittura è senza dubbio la radicalità, di cui la sua opera più nota, La metamorfosi, ne è l’emblema”. 

Kafka inaugura un nuovo tipo di rappresentazione della metafora uomo-animale, introducendo modi inediti in cui tali figure pensano e agiscono. In questo risiede la sua originalità: per la prima volta non si tratta di rendere antropomorfi gli animali ma di animalizzare gli esseri umani. I problemi che Gregor Samsa ne “La metamorfosi” si pone non sono quelli di un insetto, ma quelli di un uomo. Mentre il corpo si trasforma, la realtà circostante e quella interiore rimangono immutate. 

La caratteristica di questi uomini-animali, che si ripete nelle opere kafkiane, è il loro cadere costantemente in errore. Gregor è un insetto che non comprende la sua situazione, pensa ancora secondo gli schemi di un essere umano, si interroga su come riuscire a prendere il prossimo treno, non rendendosi conto che quella realtà non gli appartiene più.

In Kafka c’è un continuo ritorno ai luoghi dell’incomprensione, dell’accecamento e del cadere in inganno: elementi che hanno molto da raccontare sulla condizione umana. In essi risiedono la ricchezza e la modernità di un autore che ci permette di cogliere sfumature sempre nuove sulla natura dell’uomo. Come ribadito da Stach: “Grazie alle opere di Kafka, sappiamo qualcosa in più degli umani.

La seconda parola chiave è minimalismo. Kafka viene indicato da tanti come “il maestro del minimalismo”. La sua propensione per le forme della sintesi e della riduzione, per l’eliminazione degli ornamenti e delle frasi superflue, è una scelta stilistica che si rintraccia tanto nei suoi scritti quanto nella sua arte. 

Proprio il ricorso al minimalismo ha semplificato l’adattamento della figura di Kafka al genere del fumetto. Come ha spiegato Nicolas Mahler, la passione comune per il disegno e una sintesi di stili simili hanno portato alla genesi di “A tutto Kafka” fumetto edito Clichy che alterna arte e narrazione.

Da diversi anni Mahler si cimenta nella trasposizione di opere, personaggi e soggetti letterari in fumetti. “A tutto Kafka” è un puzzle di elementi diversi che si fondono in un unico flusso di aneddoti, idee e citazioni che raccontano Franz Kafka in chiave inedita. 

Proprio l’uso di un testo sintetico e diretto ha consentito a Mahler ditrasporre la vita e la letteratura di questo straordinario autore in un mezzo di comunicazione moderno come il fumetto: “Mi sono servito di Kafka, ho usato il suo linguaggio, mai prima mi ero addentrato così all’interno di uno stile e di un autore. Ora devo imparare ad allontanarmi da Kafka”.

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