Tourisma: un evento di cultura, arte e conoscenza a Firenze

Tra le meravigliose strutture, opere e palazzi fiorentini; nel centro città del capoluogo; anche quest’anno si è tenuto “ToursimA”, l’evento che apre a tutta la cittadinanza le porte della cultura e della conoscenza.

La decima edizione, realizzatasi da venerdì 23 a domenica febbraio, ha allietato i locali della bellissima cornice del Palazzo dei Congressi, nel pieno centro cittadino a ridosso della stazione centrale di Firenze Santa Maria Novella facilitando così l’accessibilità a tutto il pubblico.

Un pregevolissimo evento realizzato dalla rivista Archeologia Viva (Giunti editore), diretta da Pietro Pruneti, da sempre molto attiva sul territorio, in simbiosi con la cittadinanza ed affermantasi come caposaldo della tradizione archeologica, storica e culturale fiorentina.

Tre giornate, precedute dall’apertura ufficiale del salone la sera di giovedì 23 marzo, dedicate all’archeologia ed al turismo culturale realizzata sapientemente sulla base di un salone versatile che ha permesso la creazione di un evento duttile, adatto ad ospitare ogni tipo di pubblico.

Caratteristica di spicco è stata l’interdisciplinarietà: gli ospiti, prima di raggiungere l’auditorium nel quale si sono tenute conferenze, interviste, racconti, lectio magistralis sono stati accolti da una serie di espositori lungo tutta la planimetria dello stabile, afferenti alle più vaste aree concettuali di associazioni, dipartimenti universitari, fondazioni ed istituti tutti con la medesima ratio: esporre la propria area scientifica di ricerca e studio e donarla ai più curiosi.

Un doppio binario di informazione al quale seguivano gli appuntamenti, calendarizzati da programma, in cui a prendere la cattedra sono stati alcuni dei più alti rappresentati dell’archeologia, storia ed arte attuale; tra i quali Francesco Guccini, Vittorio Sgarbi, Alberto Angela, Mario Tozzi, Aldo Cazzullo, Giorgio Manzi, Aldo Schiavone. Ognuno di loro massimo esperto di un’area differente ma tutti accomunati dall’essere uomini di scienza e di ricerca capaci di passare a tutto il pubblico una parte di quella vastissima conoscenza.

LA CRESCITA DEL TURISMO CULTURALE

La rivista di Archeologia Viva (Giunti editore) anche quest’anno conferma, con la nona edizione dell’evento “TourismA” la continua crescita del turismo culturale nel capoluogo toscano.

Una formula di turismo consapevole, attivo, alla ricerca delle più alte forme di sapere che da sempre muove i suoi passi verso Firenze e che viene accolto nel migliore dei modi.

Viaggiare per amor di cultura viene recepito su scala nazionale e territoriale necessariamente come una sfida per mantenere alte le aspettative che un tale patrimonio artistico danno al viaggiatore.

Una doverosa chiosa, senza scadere nella tecnicità, risulta necessaria in merito all’importanza economica e sul potenziale che ha questo tipo di turismo. Un recente studio realizzato da Mark PRe The Data Appeal Company, riportato anche da Il Sole 24 ore, sostanzia che “TourismA” ha riportato, per quanto riguarda la scorsa edizione, un punteggio di 91.2 punti su 100 in merito al livello, la gradevolezza, i servizi e l’esperienza complessiva offerta; consensi raccolti direttamente dai turisti, elaborati e poi esposti al convegno “Fare turismo culturale” , registrando anche un rialzo dell’1.4% dal 2019.

Un importante e costante crescita che si riflette anche sull’economicità cittadina e che quindi ne implementa il valore e l’importanza.

La realizzazione di “TourismA” a posteriori merita quindi di essere valorizzata non solo per l’importanza sociale e culturale ma anche per l’inserimento centralissimo che ha avuto nella filiera del turismo culturale.

IL BILANCIO

Redigendo un ipotetico bilancio dell’evento la chiusura è sicuramente più che positiva: un’azione sociale degna di nota incentrata su una forte e chiara volontà di gratuita diffusione culturale contemperata ad un livello alto di ospiti e soprattutto di esposizioni con tematiche scelte con cura e consapevolezza.

Davanti al realizzarsi di questi progetti l’auspicio è che la cittadinanza continui a rispondere presente e che questo rapporto simbiotico rappresenti in futuro un binario parallelo continuo fatto di scambi, confronti, esposizioni e civiltà.

Se questi valori riuscissero ad essere eretti a bussola, guida o lanterna allora si che si riuscirebbe ad instaurare una crescita continua e soprattutto affermare una società consapevole, orientata e che compie sapientemente le proprie scelte.

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