Crisi Ucraina: Washington smette di finanziare la guerra, Kiev implora aiuto

Il sostegno cruciale degli Stati Uniti all’Ucraina contro la Russia giunge a un brusco stop, annunciato dal portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale, John Kirby. La Casa Bianca avverte dell’esaurimento dei fondi stanziati dal Congresso, gettando un’ombra sui negoziati in corso tra democratici e repubblicani per un nuovo pacchetto di aiuti. Mentre il presidente Joe Biden tentava di persuadere il Congresso, il presidente ucraino Zelenskyvedeva vanificati i suoi sforzi, mentre il conflitto ucraino-russo entra nella giornata 688.

Finora, il Congresso americano ha destinato 113 miliardi di dollari all’Ucraina, ma il consenso bipartisan sta mostrando segni di indebolimento, soprattutto tra i repubblicani. L’ultimo pacchetto di aiuti, del valore di 175 milioni di dollari, approvato a dicembre, includeva munizioni e attrezzature difensive. Tuttavia, senza nuovi finanziamenti, il sostegno economico a Kiev è destinato a esaurirsi.

Il presidente Joe Biden aveva precedentemente cercato il sostegno del Congresso per un nuovo pacchetto di aiuti, ma i negoziati tra democratici e repubblicani si sono scontrati con le divergenze riguardanti le misure di sicurezza al confine con il Messico, strettamente legate alla crisi migratoria. Questa situazione ha creato un ulteriore ostacolo nella concessione di nuovi fondi per l’Ucraina.

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in una visita a Washington, aveva sottolineato l’importanza cruciale di continuare il sostegno occidentale per fermare l’aggressione russa. Tuttavia, il suo appello è rimasto inascoltato, lasciando l’Ucraina in una posizione sempre più vulnerabile.

Il piano B dopo gli USA

Mentre la Casa Bianca si ritira dagli aiuti, il premier britannico Rishi Sunak, durante la sua visita a Kiev, ha promesso nuovi fondi. Anche la NATO ha rinnovato l’impegno a fornire assistenza militare, economica e umanitaria all’Ucraina. Questo riflette una divisione crescente tra le posizioni degli Stati Uniti e di alcuni alleati occidentali sulla gestione della crisi ucraina.

D’altra parte, le minacce di Dmitry Medvedev, l’ex presidente russo e attuale vice capo del Consiglio di Sicurezza nazionale, riguardo all’utilizzo di armi atomiche in risposta a missili a lungo raggio forniti all’Ucraina da parte dell’Occidente, complicano ulteriormente la situazione. Questa retorica bellicosa aggiunge una dimensione pericolosa alla già delicata situazione sul terreno.

Il presidente Zelensky ha insistito sulla necessità di evitare qualsiasi “pausa” nella difesa dell’Ucraina, sottolineando che ciò potrebbe consentire a Mosca di rafforzarsi ulteriormente. Mentre il Congresso americano ha una settimana di tempo per risolvere le voci della spesa pubblica e approvare nuovi aiuti, la situazione in Ucraina continua a peggiorare con il protrarsi del conflitto e l’avanzare delle difficoltà invernali. La popolazione ucraina rimane in attesa di un segnale di solidarietà internazionale che possa aiutare a invertire la difficile situazione sul terreno.

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