Un vortice oscuro colmo di negatività e desolazione, contenuto in scenari apocalittici e strazianti.
Malinconici arpeggi di chitarra che se da un lato appesantiscono il tutto, dall’altro lasciano aperto uno spazio – seppur misero – di luce.
Questo è il “depressive” e questo è ciò che realizza Noisyra.
Cantautrice proveniente dalla provincia di Roma, che dopo diverse esperienze all’interno di band, nell’inverno del 2011 decide di edificare un progetto solista ed innovativo.
Nello specifico si discorre di “Experimental Depressive Lo-fi”, un panorama che, nonostante sia molto circoscritto, può contare su punti di riferimento importanti (la più volte trattata Chelsea Wolfe su tutti, ma anche Amalie Bruun in arte Myrkur).
Noisyra si contraddistingue per una emotività di gran lunga più aggravata, rispetto ad altri esponenti del genere.
Proprio il fattore emotivo risulta essere il nucleo del depressive; i testi “chiedono” un grande lavoro introspettivo capace di dar vita e concretezza ad uno scenario che per quanto astratto possa essere, ha in sé una base di realtà.
Questa ragazza, in pochi anni, ha costruito e consolidato una propria struttura, organizzando personalmente tutti i dettagli e aspetti che riguardano questo progetto.
La difficoltà del lavoro è notevole, lo sguardo dentro sé stessi deve conciliarsi con una ricerca incessante ad una sperimentazione necessaria, affinché non vi sia una totale omogeneità nei brani. Quest’ultimo è il rischio principale che può incorrere l’artista, ovvero standardizzare il prodotto; risulta quindi, fondamentale, cogliere le sfumature fra i diversi stati d’animo.
Il primo EP di Noisyra, dal titolo “Inner Collapse” è stato rilasciato nell’aprile 2018, per la MIM (Meat is Murder Records) godendo fin dall’inizio di un giudizio estremamente positivo da addetti ai lavori e ascoltatori.
Quello che all’apparenza può sembrare un ascolto per pochi intimi è in realtà largamente accessibile ad una pluralità di persone, bisogna solamente lasciarsi risucchiare da quel vortice menzionato in apertura di articolo.
Tutto ciò confluisce in live fortemente empatici e molto concentrati a livello di sensazioni; difatti, Noisyra fra i suoi punti di forza presenta anche un impeto a livello canoro, capace di arricchire ed accentuare ancor di più i suoi lavori.
Insomma, siamo di fronte ad un’artista del tutto singolare e che rappresenta in pieno l’essenza di una realtà – quella depressive – in forte crescita.Ride the Lightning è uno spazio che mira a far luce nelle zone d’ombra musicali, sarà ancor più interessante farlo nel buio cronico di Noisyra.