Futuro, ambiente e salute nella valle del Sacco. Scenari e prospettive

Venerdì 28 giugno 2019, alle ore 18:00, si è svolto la prima riunione di “Futuro, ambiente, salute – Valle del Sacco”. Le prossime, il 16 e 24 luglio, a Paliano e a Colleferro.

Tema dell’iniziativa la situazione sociale della valle del Sacco, condizionata dallo stesso ciclo dei rifiuti, dalla politica della diseguaglianza e dallo stesso modello di riconversione industriale che continua a compromettere le matrici ambientali come aria, acqua e suolo.

L’intervento di Giorgio Libranato

Giorgio Libranato, tecnico ambientale intervenuto durante l’assemblea del 28 maggio presso la sede del Comitato Residenti Colleferro, ha spiegato: “Se un amministratore è capace e non è complice ha tutti gli strumenti per intervenire. Se un Sindaco nel suo comune trova un impianto inquinante sapete di cosa ha bisogno per chiuderlo? Di una sua ordinanza, senza chiedere permesso a nessuno”

Le parole di Ina Camilli

Ina Camilli, presidente del Comitato Residenti Colleferro, ha centrato subito il punto. Su quelle che sono le decisioni della Regione Lazio non ha dubbi, definendole: “Un insulto alla nostra città”. Continua, quindi, la Camilli dicendo: “Ci tolgono gli inceneritori che bruciavano 220.000 tonnellate l’anno e metteranno il Compound industriale che, si stima, tratterà almeno 500.000 tonnellate l’anno di rifiuti. Abbiamo fatto richiesta, con tutti i mezzi a disposizione, per il registro tumori che, ad oggi, non è stato attivato. Così come è ferma la bonifica della Valle del Sacco, sono stati stanziati 53 milioni e 600 mila euro, anche se, ad oggi, è tutto fermo.

Sul piano rifiuti della Regione Lazio non ha dubbi l’attivista: “Continuerà ad inquinare la Valle del Sacco. Solo a Colleferro ci saranno i camion di Amazon, discarica, Consorzio Minerva, Italcementi, compound industriale e tutto il transito dell’autostrada, di via Casilina e dell’alta velocità. I politici dovrebbero stare in prima fila, invece prima promettono e poi non fanno i fatti non perché non sono capaci, semplicemente perché stanno facendo i furbi alle spalle della salute dei cittadini”.

La chiusura sulla disastrosa situazione della sanità colleferrina: “Se sulla salute siamo messi malissimo, sulla sanità pubblica stiamo messi peggio. Abbiamo un ospedale e per difenderlo abbiamo depositato tutti i documenti per l’appello al Consiglio di Stato. Basti pensare che non è possibile avere il piano terapeutico per un paziente diabetico. L’efficienza non è accettabile per solo 24 ore, perché un intervento è riuscito. L’efficienza deve esserci ogni giorno”.

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