Le tensioni si fanno alte in quel di Mosca: che sia un colpo di Stato fasullo o veritiero non ci resta che attendere le sorti del Piano Fortezza. Una marcia per la giustizia con destinazione Mosca, l’ha definita Evgenij Prigozhin, il fondatore e capo del gruppo paramilitare Wagner.
A cosa è dovuta questa marcia su Mosca? Ebbene, è stata dichiarata guerra aperta tra il ministero della Difesa russo presieduto da Sergej Shoigu e Prigozhin.
Uno scontro, in realtà, che va avanti da due anni dove Shoigu è stato accusato di genocidio contro il popolo russo e di aver dichiarato solamente il falso sull’Ucraina.
Alle 21:05 del giugno ora locale scatta la prima mossa di Prigozhin: ha pubblicato sul suo canale Telegram uno dei sette audio in cui il comandante dei mercenari che hanno conquistato Bakhmut ha dichiarato la sua personale operazione contro la leadership militare del Paese con l’intento di decapitarla: “Il Consiglio dei Comandanti del Pmc Wagner ha preso una decisione: il male rappresentato dalla leadership militare del Paese deve essere fermata. Siamo in 25 mila, unitevi a noi. Questo non è un colpo di Stato militare. È una marcia per la giustizia. Le nostre azioni non interferiscono in alcun modo con le truppe”.
La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato l’ordine di Shoigu di procedere ad attacco missilistico contro un numero enorme di combattenti Wagner, ora morti. Il bombardamento è stato ripreso in video e mostrerebbe i cadaveri dei militari in un accampamento vicino Rostov.
Ad ogni azione la propria conseguenza…
Il Cremlino fa subito sapere che Putin sta monitorando la situazione e valutando ogni soluzione necessaria per far terminare questa rivolta. Infatti, è già stato aperto un procedimento penale nei confronti di Prigozhin con l’accusa di rivolta armata e ammutinamento.
Sui social viene combattuta la guerra del popolo russo: sono giorni che circola un appello del comandante in capo delle forze russe in Ucraina Sergej Suroivikin che invita le forze Wagner a deporre le armi: “Bisogna obbedire alla volontà e all’ordine del Presidente della Federazione Russa, riportare l’ordine tra le file militari nazionali.”
Ma la guerra sta diventando talmente tanto un massacro che qualsiasi mezzo per fermarla è lecito!
Da Kiev a Mosca la percezione non cambia: guerra civile
Il livello di allerta di una possibile guerra civile è ormai schizzato alle stelle. Il mondo intero sta guardando come questa guerra inutile e non comprensibile si stia ribaltando e, forse, giungendo alla conclusione.
A Mosca sono state dispiegate le forse dell’ordine in posti di blocco lungo l’autostrada del Don, che collega Mosca a Rostov e Voronezh.
Emittenti russe confermano che è stato avviato il piano fortezza di cui i dettagli sono coperti dal segreto di Stato. L’unica cosa certa è che c’è stata la chiusura sia in entrata sia in uscita dell’edificio del ministero dell’interno. Camionette, blindati e altri mezzi dell’esercito sono stati avvistati nel centro della capitale russa e nei pressi della Duma di Stato.
Il rischio di una frattura interna alle forze armate si fa sempre più concreta e si sente nell’aria la volontà di porre fine ad un qualcosa di distruttivo che sta facendo male al popolo russo.