Festival del cinema di Cannes, la 76° edizione

Justine Triet si aggiudica la Palma d’oro, la terza donna nella storia del festival del cinema.

La 76° edizione del Festival del cinema di Cannes si è distinto per il suo impegno per la parità di genere. L’attrice e attivista Jane Fonda, ha consegnato la Palma d’oro alla registra francese Justine Triet. Il film vincitore si intitola Anatomie d’une chute. La regista durante la premiazione ha dichiarato: «Questo è il film più intimo che abbia mai scritto, non pensavo avrei ricevuto alcun premio, ma sarei passata oltre rapidamente. Invece lo dedico ai giovani registi e a quelli che non riescono a girare un film. Facciamo loro spazio!». Un inno alla speranza per i giovani registi.

Il film vincitore ha più chiavi di lettura, la prima è quella del giallo da risolvere, il ritrovamento di un cadavere e una verità intricata da cercare. Ma se considerando la storia della coppia e il coinvolgimento della famiglia, possiamo leggerla in chiave sentimentale.

I rappresentanti italiani, Bellocchio, Moretti e Rohrwacher, nonostante la qualità dei loro prodotti non sono riusciti ad ottenere nessun premio. Pertanto, i film sono stati apprezzati dalla critica internazionale ma non dalla giuria del festival.

Questa edizione è stata particolare per l’Italia poiché in concorso sono stati presentati tre film. E’ stata abbastanza comprensibile la ragione per cui nessuno dei tre sia stato premiato. Il sol dell’avvenire di Nanni Moretti, è difficoltoso da comprendere fuori dal nostro paese e anche per chi non conosce la sua filmografia. Rapito di Marco Bellocchio non eccelle particolarmente infine La chimera di Alice Rohrwacher è stato apprezzato dalla stampa internazionale ma non dalla giuria.

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