Il 14 maggio in Albania si svolgeranno le elezioni per il rinnovo delle amministrazioni comunali, la cui quasi totalità è attualmente guidata dal Partito Socialista del primo ministro Edi Rama. Valona, uno dei principali comuni del paese (circa 145 mila abitanti) e sede del secondo porto nazionale per grandezza e importanza, vede candidati alla carica di sindaco due figli d’arte: il diplomatico Ermal Dredha per i socialisti e l’economista Hysni Sharra della coalizione “Insieme vinciamo” (che raggruppa la fazione del Partito Democratico guidata dal suo leader storico Sali Berisha e il Partito della Libertà dell’ex-presidente della repubblica Ilir Meta). Posizionata strategicamente su un golfo all’imbocco dell’Adriatico meridionale che si affaccia alla Puglia, la città ha rilievo nella storia nazionale per essere stata sede della proclamazione d’indipendenza dall’Impero Ottomano nel 1912 e 26 anni fa fulcro di una ribellione contro Berisha. La regione valonese è il quinto generatore del PIL monetario del paese su dodici entità analoghe. L’amministrazione comunale uscente è a guida socialista. I sondaggi nazionali recenti proiettano vincitore Dredha con consensi stimati intorno al 60%.
A dare manforte al candidato di Rama sono gli investimenti promossi sul territorio comunale dalla strategia dell’esecutivo sul turismo. Il governo prevede l’apertura a Valona entro il 2025 del più grande aeroporto nazionale (investimento da 103 milioni d’euro in fase di costruzione malgrado proteste ambientaliste) e l’abilitazione di un porto turistico capace di ospitare 500 imbarcazioni e generatore di provventi stimati in circa 4 milioni d’euro annui. L’aeroporto sarà il primo nel paese ad essere abilitato per voli transoceanici. Entro il decennio in corso previsti miglioramenti nell’altro porto meridionale di Saranda (città a 125 chilometri a sud di Valona), che dovrebbe ospitare anche un aeroporto turistico modellato su quello di Corfù. Abbinato agli effetti di un ammodernamento delle aree urbane, l’apertura nel 2022 di una autostrada ausiliaria a quella principale sulla costa e finanziata con 20 milioni d’euro dall’UE, riduzione dei tempi di percorrenza delle strade verso il confine greco tramite la costruzione entro il 2024 di un tunnel sotto il parco nazionale di Llogara, investimenti immobiliari aumentati, il programma di Rama, fulcro della piattaforma Dredha, vede nell’area della città portuale un hub del turismo di massa e d’élite. “Siamo focalizzati per trasformare il turismo valonese in un marchio nazionale e mediterraneo operativo tutto l’anno” ha dichiarato il candidato socialista alla trasmissione TV “Opinion”. Per raggiungere l’obiettivo la sua piattaforma prevede, tra l’altro, al suo primo punto l’incremento delle attività di nettezza urbana e al quarto la formazione di addetti specializzati del settore turistico. A completare il suo programma nella parte infrastrutturale c’è l’impegno a dotare Valona di una moderna stazione di trasporto interurbano.
Sharra concorda con Dredha nella necessità di costruzione di una stazione interurbana e allungamento della stagione turistica oltre il suo periodo estivo. Sul turismo il candidato d’opposizione critica il Comune e propone riduzioni fiscali fino al 50% per aiutare il settore. Per la spesa sociale Sharra si impegna di aumentare la quota di provventi comunali destinati alle persone incapienti o di sospendere le loro famiglie dal pagamento delle imposte locali.
Malgrado la possibilità teorica che su di lui convergano tutti i votanti valonesi d’opposizione (sopratutto dei ceti meno abbienti), la recente storia elettorale della città negli ultimi decenni (che vede al potere comunale successive amministrazioni socialiste) trasforma in salita la gara di Sharra. Oltre al favore dei sondaggi e dell’esecutivo (che ha annunciato alla vigilia delle consultazioni consistenti incrementi nelle buste paga dei dipendenti pubblici nazionali), Dredha, formatosi nella diplomazia, da l’impressione di aver mobilitato pazientemente intorno le vaste energie socialiste cittadine e si incammina più fiducioso verso il responso delle urne.