Ieri si festeggiava la donna, un giorno importante ma anche pieno di retorica. L’otto marzo di ogni anno sembra che, per il resto dei tempi, le donne supereranno tutti i problemi e le disparità. Invece la realtà, già dal giorno dopo, le riporta in maniera drammatica alla quotidianità. Non solo italiana (riportare i soliti e noti dati sarebbe superfluo), ma anche, e soprattutto, estera. Di seguito alcuni flash, con la speranza che i lettori possano approfondire e interessarsi.
In Iran, dopo l’uccisione di Masha Amini, la ragazza colpita dalla polizia per un ciuffo di capelli al di fuori del velo, sono scattate le proteste. Donne che hanno bruciato gli hijab e si sono tagliate in capelli in pubblico, contro un regime liberticida e illiberale. La polizia ha represso le proteste sparando sulla folla. Altri morti, altre martiri.
In Afghanistan, dopo il ritorno dei Talebani, alle donne è stato imposto il burqa. Quello è l’unico Paese al mondo dove alle donne è impedito l’accesso all’istruzione. È vietato lavorare fuori casa e non ci sono donne al governo, tanto che è vietato finanche istituire un dicastero per le politiche femminili.
Così come in Iraq, Stato nel quale ancora vige il matrimonio riparatore. Che prevede la possibilità, da parte dello stupratore, di evitare il carcere sposando la vittima delle sue violenze. Anche lì, le donne sono condannate all’analfabetismo.
E perché non volgere rapidamente lo sguardo all’Africa, dove in molti Stati ancora è praticata la mutilazione genitale femminile e l’infibulazione.
Si tratta di temi complicati, dal punto di vista occidentale inaccettabili, violenti, irrispettosi. Loro rispondono che è la propria cultura. Noi potremmo riconoscere, generalizzando e comunque non per tutti i casi, che queste sono le conseguenze estreme di politiche sbagliate negli anni, in base alle quali si è creduto che esportare il proprio modello fosse la chiave di volta per occidentalizzare il resto del pianeta. Così non è stato, all’evidenza.
Finché tutto ciò esisterà, e sarà sotto gli occhi del mondo, nessuna donna potrà essere veramente libera.