“Tornare a parlare di nucleare oggi è tutt’altro che fuori tempo massimo, è doveroso ed è il presente. L’Europa ha fatto una scelta chiara sul nucleare, inserendolo nella tassonomia. Nel mentre, sempre più paesi europei hanno esteso la vita utile delle attuali centrali (circa il 60%) e hanno in programma di costruirne di nuove, quasi 30. Il nucleare è una fonte stabile e contribuisce all’abbattimento della CO2, quindi al raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione fissati per il 2030. Il nucleare può essere il pilastro di una strategia europea per la condivisione dell’energia. L’Italia non può più permettersi i no, visto che facciamo parte integrante della comunità europea, senza più confini nazionali, e il nucleare dev’essere un punto d’incontro, a partire dalla ricerca, e dev’essere centrale nel mix energetico, insieme ad altre risorse pulite e autoprodotte, come le rinnovabili”. Lo afferma Erica Mazzetti, deputata di Forza Italia e componente VIII Commissione ambiente, dopo aver organizzato un incontro sul tema con il Ministro dell’ambiente Pichetto Fratin e i rappresentanti dell’AIN (Associazione Italiana Nucleare), che ha presentato un documento per una nuova politica nucleare in Italia. “Giova ricordare, inoltre, che nucleare è un’opportunità per tutto il sistema-Paese, perché abbiamo una ricerca di prim’ordine in materia, come testimoniato anche dalle sperimentazioni di Enea, nonostante sia ancora un tema tabù. Insomma, la ricerca sul nucleare, e in Italia abbiamo esempi di ricerca sul nucleare di ultima generazione, porterebbe anche posti di lavori ai nostri studenti e scienziati, spesso costretti a emigrare”. “Dobbiamo evolvere – ribadisce Mazzetti – verso un modello energetico basato sulle fonti autoprodotte e non sulle importazioni e con al centro una risorsa come il nucleare che permette di generare corrente elettrica in modo continuativo, dando sicurezza di approvvigionamento a tutto il sistema. Ci sono dei punti su cui poter lavorare fin da subito: dallo sviluppo di un piano nazionale per l’energia basato sul principio della neutralità tecnologica, al sostegno ai progetti più innovativi, come quelli per il nucleare di quarta generazione, fino a una divulgazione scientifica sul tema, per arrivare infine la localizzazione e la realizzazione del deposito nazionale per le scorie”. “Ora che c’è finalmente un governo di Centrodestra è tempo di ricostruire una politica energetica per l’indipendenza del Paese, con anche il nucleare”, conclude.
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