Cosa c’è di più bello di prendersi cura di qualcosa o qualcuno.
Molti di noi traggono giovamento dall’impegno profuso nell’avere cura di qualcosa che abbiamo a cuore. Medicina per l’anima e piacere dei sensi, spendere energie per dare quanto più possiamo di noi agli altri, al mondo, alla natura agli animali, è qualcosa di unico.
Nell’atto di prendersi cura è riassunto tutta l’umanità insita in ognuno di noi, è il miracolo dell’umiltà e della generosità che si fondono insieme e danno vita alla luce del mondo.
Per ogni essere umano che consuma energie e tempo per far del bene al prossimo e al mondo che lo circonda nel cuore di chi l’osserva germoglia un interrogativo: “forse dovrei anche io fare la mia parte?”
Prendersi cura è anche insegnamento silenzioso al prossimo, è il gesto più semplice che diventa nell’immediato il più complesso e il più utile per il mondo.
Io, spesso, vedendo una donna prendersi cura del marito malato o viceversa, osservando un bambino che si preoccupa degli sforzi continui che fa sua madre per garantire il necessario sostentamento alla sua famiglia, ammirando un vecchio uomo rimboccare le coperte al suo fedele cagnolino, compagno del suo terzo tempo della vita, provo una forte emozione.
Quando mi capita di poter avere la fortuna di osservare esempi di questo tipo è in quel momento che mi sento davvero fortunato e tutto riacquista un senso.
