Il pensiero della settimana: imparare a perdonarsi

Quanto è importante oggi imparare a perdonarsi?

La risposta è semplice, è forse tutto quello che conta. Sapersi perdonare è la base per poter vivere sereni e poter cogliere quanto di buono si è  fatto sino ad ora.

In una società sempre più competitiva e con meno spazio a disposizione per poter emergere il rischio di incolpare solo se stessi per i fallimenti o presunti tali, spesso vivi solo nella mente delle persone che li subiscono, è altissimo.

Basterebbe analizzare il nostro mondo e la nostra contemporaneità per capire come davvero stanno le cose.

Oggi la maggior parte dei mestieri stanno scomparendo a causa di una forte digitalizzazione. Le macchine hanno sostituito il ruolo dell’essere umano e lo stesso non è più indispensabile in tantissimi settori del nostro quotidiano.

Conseguenza palese agli occhi di tutti è l’incapacità, di avere spazi di realizzazione.

In poche parole oggi gli spazi per poter emergere e la possibilità di vivere con serenità in uno scalino appena superiore alla soglia di povertà è merce sempre più rara e molti di noi, con una reazione del tutto umana, scelgono innanzitutto di ricercare in se stessi il responsabile di tutto ciò.

Per tornare all’inizio di questo testo, la capacità di analizzare la società ci aiuta anche a perdonarci e a capire che se si è fatto del proprio meglio e la soluzione definitiva non è ancora arrivata non bisogna incolparsi ma guardare al buono che si è fatto, accettandosi, perdonandosi ma, soprattutto, amandosi.

Guardare a se stessi, alla propria condizione di partenza e alle energie profuse per ottenere un equilibrio tra serenità e carriera è quanto di più importante possa esserci.

Imparate a volervi bene e a perdonarvi per non aver inventato un app che fattura milioni di dollari, imparate a dirvi bravi per aver  guadagnato la possibilità di avere un piatto caldo a tavola ed aver regalato a Natale le scarpette da calcio a vostro figlio.

Questi sono i successi di cui nessuno parla ma che vi rendono eroi contemporanei.

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