Riguardo al concetto di sensibilità potremmo scrivere un trattato.
Questo termine bistrattato, a tratti di moda a tratti anacronistico, fondamentale per l’anima di un individuo, non smetterà mai di colorare e ravvivare la vita delle persone e continuerà, anche tra 100 anni, a essere il mastice che sedimenta amicizie ed amori tra gli esseri umani.
Una persona dotata di una sensibilità profonda impiegherà tutta una vita ad accettare questa caratteristica di sé. Da un lato è il fuoco interiore che ti permette di capire gli altri e di soffrire per le loro miserie, e per quanto se ne possa dire, è una delle esperienze più belle e intense che un essere umano possa vivere, dall’altro è un turbinio di sofferenza, una spada di Damocle sempre presente sulla tua testa.
Ogni volta si va troppo a fondo e ci si sente soggiogati dalla mancanza di senso e dall’ingiustizia che la vita porta con sé. La sensibilità ti blocca e ti rende vulnerabile anche a un soffio di vento.
La sensibilità ti permette di empatizzare, di riconoscere in poco tempo le fragilità e la bellezza presente nella persona che hai di fronte, anche se quella persona non sa neanche di possedere tutto ciò.
La sensibilità ti pone su un gradino più alto da cui guardare le cose del mondo ed ecco che un tramonto più intenso ti farà piangere, un giorno di pioggia e di foschia ti intristirà ma allo stesso tempo ti riempirà il cuore senza sapere il perché. Una storia d’amore finisce e, anzi di arrabbiarti, provi empatia nei confronti della persona che hai amato.
La sensibilità ti porta a scrivere di tutto; è troppo forte per poterla contenere e allora devi buttare sul foglio bianco tutto quello che provi.
Tutto questo è riconducibile all’intelligenza emotiva di una persona. Chi è dotato in maniera prevalentemente di questa mirabolante e difficile caratteristica dell’animo umano deve proteggerla e utilizzarla per tutti gli scopi della propria vita, va nutrita e non insabbiata.
D’altronde, se esiste in natura, come tutti gli altri pregi e difetti, un senso lo deve avere per forza.
Amazing writing!