Verba manent: buon Natale, deputati!

Con il taglio dei parlamentari si pensava di aver azzerato i privilegi della classe politica italiana. Puntale, a smentire questa convinzione, è arrivato il bonus smartphone. 

Nella nuova legislatura i deputati avranno a disposizione €5.500 per acquistare dotazioni tecnologiche, compresi smartphone e computer. Già in passato c’era la possibilità di farlo senza sborsare nulla di propria tasca, ma la cifra erogata era ben più bassa. E così vedremo improvvisamente – come se a un abbiente deputato di lungo corso mancassero tecnologie varie – tutti con gli iPhone in mano, con i computer sugli scranni di Montecitorio; strano vero? Soprattutto nell’epoca della comunicazione politica social, più che sociale, nella quale uno strumento “smart” è fondamentale, come si pensa che possano mancare tali apparecchiature?

Sicuramente c’è il discorso di ridurre l’uso della carta, in linea con un ecologismo giusto e condiviso, ma in tempi di grave crisi economica non è moralmente adeguato che un deputato, dal lauto stipendio, riceva un bonus simile. Con il quale, probabilmente, comprerà il superfluo, perché il necessario già lo possiede giocoforza. 

Non lamentiamoci poi della crescente disillusione popolare, dell’astensione, della mancata partecipazione alla cosa pubblica. I cittadini guardano tutto, anche il minimo. E se quel minimo è evitabile, come questo bonus, meglio evitarlo. 

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