G20 2022, i leader mondiali a confronto sulle principali sfide globali

Si è concluso questa mattina il 17esimo vertice dei Capi di Stato e di Governo dei Paesi del G20, che si è svolto a Bali, in Indonesia.

Tanti sono stati i temi nell’agenda che sono stati discussi tra i principali leader mondiali nella prima giornata di colloqui, riguardo le principali tensioni mondiali: dall’emergenza sanitaria globale alla transizione energetica, passando per la trasformazione e sostenibilità digitale, ma anche le questioni politico-economiche più delicate, tra cui il rapporto tra USA, Cina e Unione europea.

La maggior parte dei Paesi membri del G20 ha condannato fermamente la guerra in Ucraina che sta causando immense sofferenze umane e sta aggravando le fragilità esistenti nell’economia globale” e che “l’uso o la minaccia di uso di armi nucleari è inammissibile. La risoluzione pacifica dei conflitti, gli sforzi per affrontare le crisi, così come la diplomazia e il dialogo, sono vitali. L’era di oggi non deve essere di guerra”. È quanto si legge nel comunicato finale del vertice in Indonesia, riportato da Rainews.

Ci incontriamo in un momento di crisi climatica ed energetica, aggravata da sfide geopolitiche. Stiamo sperimentando la volatilità dei prezzi e dei mercati dell’energia e la carenza/interruzione dell’approvvigionamento energetico. Sottolineiamo l’urgenza di trasformare e diversificare rapidamente i sistemi energetici, di promuovere la sicurezza e la resilienza energetica e la stabilità dei mercati, accelerando e garantendo transizioni energetiche pulite, sostenibili, giuste, accessibili e inclusive e flussi di investimenti sostenibili” si legge più avanti nel testo, in riferimento ai temi e alle questioni principali che hanno interessato i leader di tutti i paesi partecipanti.

Alla chiusura è stato annunciato che l’appuntamento della nuova edizione 2023 del G20 si terrà in India, a Nuova Delhi.

Un indirizzo comune e deciso per rispondere alle crisi e alle emergenze globali più urgenti, lo stesso che aveva auspicato ,nel suo discorso di apertura di ieri, il presidente indonesiano Joko Widodo, rivolgendosi agli altri leader in un appello congiunto perché questo vertice diventasse un punto d’incontro tra i diversi Stati e far sì che il mondo non possa “cadere in un’altra guerra fredda”.

IL PRIMO G20 DEL PRESIDENTE GIORGIA MELONI

Il G20 di quest’anno è il primo vertice per il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che nel corso della giornata di ieri, secondo le fonti governative italiane, è intervenuto alle sessioni di lavoro “Food and Energy Security” e “Global health” e ha incontrato il presidente degli Stati Uniti d’America, Joseph R. Biden jr, e il presidente della Repubblica di Turchia, Recep Tayyip Erdoğan.

Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni al G20 Indonesia 2022 – foto © KEVIN LAMARQUE / PISCINA / AFP via AGI

Nell’ambito dell’incontro con il presidente americano, si legge in un comunicato della Casa Bianca, i due leader hanno discusso circa le risposte che entrambi vogliono dare a una serie di sfide globali, comprese quelle poste dalla Repubblica popolare cinese, la crisi climatica e l’uso dell’energia da parte della Russia come arma. I due leader hanno anche rinnovato il loro impegno nel voler continuare a fornire sostegno all’Ucraina, per poi sottolineare il ruolo importante che occupa l’Alleanza transatlantica e sulla cooperazione tra i paesi per fare fronte alle tensioni di carattere internazionale.

Fondamentale è stato poi il colloquio bilaterale avvenuto tra il presidente del Consiglio e il leader turco Recep Tayyip Erdoğan. I due si sono confrontati sulla necessità di proseguire con determinazione nella lotta comune contro il terrorismo, ricordando l’esplosione che ha colpito Istanbul nella giornata di Domenica.

Secondo quanto riportato da Palazzo Chigi, i due leader hanno poi posto l’accento sulla necessità di lavorare insieme per contrastare la migrazione irregolare e favorire la risoluzione della crisi libica. Sono stati affrontati gli sviluppi della guerra d’aggressione russa all’Ucraina e le principali sfide che si pongono di fronte alla Comunità internazionale, che vedono impegnate insieme Turchia e Italia, sottolineando l’importanza della cooperazione tra Italia e Turchia in ambito NATO, e ribadendo la volontà di lavorare insieme per rafforzare ulteriormente le relazioni bilaterali tra i due paesi.

Nella seconda mattinata di colloqui previsti, Meloni ha partecipato alla riunione con gli Alleati NATO ed europei per verificare quanto accaduto in Polonia e ha avuto un incontro bilaterale con il Primo Ministro canadese, Justin Trudeau, a margine dei lavori del G20.

USA, RUSSIA, CINA E TURCHIA: GLI ALTRI PROTAGONISTI DEL G20

Durante il vertice di ieri, la Cina ha dovuto fronteggiare le diverse preoccupazioni da parte dell’UE e dagli USA riguardo la grande influenza economica di Pechino sui mercati mondiali e il ruolo delicato che il paese riveste sia nel conflitto tra Russia e Ucraina, sia per quanto riguarda la questione del Taiwan.

La Cina – ha affermato Xi Jinpingè estremamente preoccupata per l’attuale situazione, dimostra che i conflitti non producono vincitori, che non vi sono soluzioni semplici a questioni complesse e che il confronto tra i principali Paesi deve essere evitato”.

In un incontro tenutosi a margine con il presidente Joe Biden, i due leader hanno poi concordato fermamente la volontà di non utilizzare nessun tipo di arma nucleare, secondo quanto riportato da Ansa.

Tra i colloqui a margine del summit mondiale, al centro dell’attenzione ci sono anche quelli avvenuti tra Erdoğan con il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman – un segno di riavvicinamento tra i due paesi dopo per la prima volta dopo l’omicidio, nel 2018, del giornalista dissidente saudita Jamal Khashoggi a Riad – e con Biden.

Di grande importanza anche il vertice formale che si è tenuto nella giornata di ieri tra Australia e Cina, dopo 5 anni di rapporti interrotti che hanno ostacolato i legami commerciali tra i due paesi.

Centrale anche l’intervento del ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov, in rappresentanza della Russia al posto del presidente Vladimir Putin, che nella prima giornata del summit ha dichiarato, secondo Ansa, come le proposte presentate dal presidente Volodymyr Zelensky al vertice del G20 per la pace in Ucraina sono non realistiche e inadeguate”.

Lavrov ha poi aggiunto che “la Russia vuole vedere fatti concreti, e non parole sull’influenza esercitata dall’Occidente su Zelensky perché accetti di negoziare”.

Il ministro russo ha poi lasciato Bali nella serata di martedì, prima giornata del vertice, suscitando grande scalpore, specialmente dopo l’allarme del missile caduto sulla città polacca di Przewodów, in Polonia, che ha ucciso due persone. Secondo gli ultimi aggiornamenti, riportati da Sky, l’ordigno apparterrebbe all’antiaerea ucraina e non a un attacco della Russia alla Polonia, come si era temuto inizialmente.

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