Tutte le storie hanno un inizio e una fine, a volte anche brutale, ma che vale la pena vivere e raccontare. Questa è la storia di due persone, realmente accaduta, che si sono trovate per caso in un vicolo di Firenze. Raccontata in un omonimo libro, diventata poi una serie Netflix, racconta la storia d’amore tra i due protagonisti Tembi e lo chef Rosario (Saro). È stato amore a prima vista, quel sentimento che sogniamo tutte perché – in fondo – lo viviamo solo nelle favole.
Nella serie Netflix, le veci di Tembi sono interpretati dall’attrice americana Zoe Saldaña (vista già in Avatar, Colombiana, The Terminal e I Guardiani della Galassia) nelle vesti di Amy, mentre quelle del marito Saro sono interpretati da Eugenio Mastrandrea (A.C.A.B. – All Cops Are Bastards e Nero a metà) nei panni dello chef Lino. Una storia toccante che parla di partenze ma anche di trovare la propria strada di casa. Amy, americana e di colore, si è da poco trasferita a Firenze per seguire il sogno e la sua passione per la pittura. Frequenta un corso per approfondire le sue competenze e conoscenze in arte. Durante una classica passeggiata per le meravigliose vie di Firenze, si imbatte in Lino – italianissimo – che lavora come chef in un ristorantino nel centro storico.
Si incontrano non solo due anime, ma anche due mondi completamente diversi: il mondo americano, libero e a cuor leggero, e il mondo italiano – più precisamente quello siciliano – legato alla tradizione e al buon costume. Ciò che li lega entrambi, però, sono gli ostacoli e i limiti che le loro famiglie pongono: il padre di lei la osteggia affinchè ritorni in America a studiare legge in una prestigiosa università, mentre Lino è un disconosciuto dal padre perché offeso dalle scelte del ragazzo di abbandonare la campagna e fare del proprio dono la propria arte di vivere. Nonostante questo, i due si frequentano e finiscono per innamorarsi.
Per guarire le ferite, dunque, ci sono alcuni ingredienti essenziali che non possono mancare nella vita di tutti i giorni. Come suggerisce Lino, «Per cucinare la caponata bisogna partire dalla fiamma. La cipolla è penetrante, essenziale, ma dà il meglio di sé se si fa appassire. Poi il prezzemolo. I gambi hanno più sapore perché sono più vicini alla terra. L’olio d’oliva siciliano non si può capire se non si parte dalle sue origini. In cucina l’equilibrio nasce dal sapere quando l’amaro va stemperato con un po’ di dolce. E per finire mettici sempre amore».
Seppur con il cuore spezzato, la coppia utilizza l’ingrediente principale per vivere: l’amore. Dopo diciotto mesi di amore a distanza, Lino si trasferisce definitivamente a Los Angeles, dove per mantenersi lavora come cameriere in uno pseudo ristorante italiano che serve spaghetti con polpette. Un amarcord di Lilly e il Vagabondo, perché all’inizio il loro amore ha il sapore di spaghetti e polpette in un unico piatto da condividere. Dopo mille peripezie in cui Lino cerca di trovare la propria identità in quel mondo del tutto diverso da quello in cui aveva vissuto finora, i due finalmente riescono a realizzare i propri sogni: Amy lavora in una importante galleria d’arte e Lino sta per aprire il suo ristorante. Carriere appaganti, amicizie profonde non fanno altro che da contorno alla loro storia d’amore, fatta di sostegno reciproco. Ma come sempre, quando le cose vanno a gonfie vele ecco che arriva qualcosa che non avresti mai immaginato, che ti costringe a ridisegnare la propria vita e trovare ingredienti un po’ meno amari da mandare giù a bocconi. A Lino viene diagnosticato un aggressivo tumore al ginocchio.
La malattia si presenta a gamba tesa nelle loro vite, li scalfigge sì ma non li abbatte. Anzi, riesce a riunire le rispettive famiglie intorno all’amore di Amy e Lino. Questa crescita familiare complessiva è costante in tutte le puntate, alternando momenti davvero emozionanti e commoventi. Una crescita che poteva essere scontata perché, nonostante tutto, ciascun personaggio rimane sempre lo stesso aggiungendo però piccole dosi di emozioni e nuove esperienze che lo renderanno migliore.
Come dicevamo all’inizio, tutto ha un inizio e una fine, ma quest’ultima può essere anche un nuovo inizio. Andando in Sicilia e avvicinandosi alla famiglia di Lino, Amy inizia a ricostruirsi una vita nel piccolo villaggio di contadini di Castelleone. Lì dove all’inizio ha trovato ostacoli, adesso trova conforto e nutrimento, letteralmente e spiritualmente, alla tavola della suocera. Trova l’abbraccio – a modo loro – di una comunità affiatata, fedele alle tradizioni e ricca di saggezza che col tempo aiuteranno Amy a superare il dolore e trovare quel diverso modo di vedere la morte della propria metà. Un viaggio di rinascita, appunto che riflette sull’incredibile storia d’amore tra lei e Lino (Saro), una storia d’amore indelebile che vive ancora fuori dalle pagine del libro e dal set.
From Scratch non è di certo un capolavoro, ma è qualcosa che lascia il segno nei telespettatori (e/o lettori, dipende se si legge anche il libro). Utilizza gli stereotipi non per prendere in gito ma per esaltare le culture diverse che fanno da contorno alla loro storia. Esalta senza retorica l’Italia e la sua cucina in tutta la sua essenza e non con l’occhio malandrino di chi pensa e associa il paese a “pizza, spaghetti e mandolino”.
La prima puntata è quella che risulta più debole e a tratti banale, perché spiega solo l’amore fra Amy e Lino. Poi, si assiste ad un crescendo di emozioni contrastanti: si piange e si ride contemporaneamente, senza cadere mai nello scontato. È struggente nei momenti drammatici, i pacchi di fazzoletti non basterebbero a volte, ma a questi momenti vengono affiancati quelli di serenità e quiete che addolciscono l’amaro della vita. Così come fate quando andate in un nuovo ristorante ad assaggiare nuove pietanze: ci potranno essere quelle più amare che non rispecchiano i propri gusti e quelle che invece li rispecchiano.
Perciò, fatevi un regalo: ritagliatevi un momento della vostra vita quotidiana e affidatevi alle emozioni della miniserie. Andate oltre qualsiasi barriera linguistica e culturale. Afferrate ogni istante della vostra vita per riempirlo di amore, affetto della famiglia e di meraviglia. Anche quando ci sarà la sofferenza. Perché quando scegliamo di amare con tutto il nostro cuore e la nostra forza, la vita può diventare più bella e straordinaria.
Giriamo il vicolo e raccogliamo il coraggio di far entrare l’amore nella propria vita.