Nasrin Ghadri era una dottoranda di 35 anni che studiava filosofia a Teheran.
È morta sabato, dopo essere stata picchiata con un manganello dalle forze di sicurezza iraniane durante le proteste del venerdì.
Indignati dalla morte della donna, originaria di Marivan, numerose persone sono scese in piazza proprio nella città del Kurdistan, cantando “Morte a Khamenei”.
In base alle testimonianze raccolte anche sui social network, la polizia avrebbe reagito sparando sui dimostranti e ferendo alcune persone.
Il Kurdistan è stata una delle regioni più colpite dalla repressione insieme alla provincia meridionale del Sistan e Balucistan.Secondo l’organizzazione Human Rights Activists News Agency i morti sono ora più di 300 e gli arrestati oltre 12.000. Nonostante questo, le proteste continuano in diverse città del Paese trainate soprattutto dalle università.