La paura è il carburante delle nostre azioni quotidiane, noi siamo il motore.
Se utilizzi la paura nel modo giusto macinerai chilometri, metro dopo metro. Se in un serbatoio di una vettura che si alimenta a benzina inserisci del diesel ti bloccherai rapidamente poco dopo esserti messo in moto.
L’unica scelta da fare è su come alimentare quel motore, saper canalizzare la paura è la chiave.
Tutti abbiamo paura di non essere all’altezza, di non essere pronti, è umano e il dramma di questo secolo è proprio il non voler fare i conti con la paura.
Non scegliamo come canalizzarla e il motore prima o poi si blocca. La paura è un elemento di sfida per provare a se stessi che ce la si può fare, bisogna ammettere di avere paura, e di averne bisogno, solo così possiamo scegliere al meglio quale carburante utilizzare.
Non scegliere, restare fermi, farsi sopraffare da essa, dall’angoscia e dal senso di inadeguatezza, è la cosa peggiore che possiamo fare a noi stessi.
Accettare di aver paura, essere consapevoli di non poter essere perfetti in tutto ciò che facciamo, accettare i fallimenti come base per la ripartenza e l’acquisizione delle proprie consapevolezze, questo è l’elemento per avere successo nel futuro, e per successo intendo, raggiungere la serenità e l’equilibrio con se stessi, essere soddisfatti di ciò che con sacrificio si è ottenuto, potendo sorridere per le piccole cose che ci circondano.