Con la Mass di Bernstein l’Opera Di Roma torna alle Terme di Caracalla

Dopo 2 anni di pausa forzata a causa della pandemia, le maestose rovine delle Terme di Caracalla tornano a fare da sfondo agli spettacoli della stagione estiva dell’Opera di Roma

Caracalla rappresenta un simbolo della cultura lirica e musicale di Roma, tanto da essere diventato un emblema a livello internazionale.

LA STORIA DELL’ESTATE ROMANA A CARACALLA

Dal 27 luglio del 1937 ad oggi, le Terme di Caracalla hanno fatto da sfondo a numerose stagioni estive di opera lirica e balletti del Teatro dell’Opera di Roma. Un appuntamento di grande rilievo e importanza per il panorama capitolino, che ha profondamente segnato lo scenario culturale e artistico della città in tutti questi decenni, soprattuto grazie al definitivo assetto delle strutture dell’allora Teatro Reale dell’Opera e per la continuità lavorativa di tutto il personale dipendente sia tecnico che artistico nel corso degli anni.

Definito come il ‘Teatro del popolo’, la stagione estiva dell’Opera di Roma alle Terme di Caracalla è divenuta negli anni espressione popolare del profondo legame che il teatro ha saputo risaldare con il tessuto sociale della città.

Diversi sono stati gli eventi che hanno scritto la storia di questo luogo, diventato uno dei poli culturali più importanti di Roma: dalla prima stagione nell’estate del 1937, con le tre rappresentazioni teatrali di ‘Lucia di Lammermoor’ e le due di ‘Tosca’, fino al concerto dei Tre Tenori, José Carreras, Plácido Domingo e Luciano Pavarotti, tenutosi la sera del 7 luglio 1990.

Nato dalla collaborazione assieme al maestro Zubin Mehta, l’album “The three tenors in concert” non è stato solamente il primo grande disco del celebre trio, ma la sua esibizione alle Terme di Caracalla nel 1990 ha rappresentato una delle pagine più importanti nella storia culturale della capitale. Un concerto composto dalle arie e dai brani più famosi nella storia della musica, diretto dallo stesso maestro Mehta, alla guida dell’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino e dell’Opera di Roma.

LA MASS DI BERNSTEIN APRE LA STAGIONE ESTIVA

Dopo la parentesi biennale al Circo Massimo, la stagione estiva del Teatro dell’Opera di Roma tornerà finalmente sul palcoscenico tradizionale delle Terme di Caracalla, con un programma ricco e di ampio respiro.

Ad aprire la stagione estiva di quest’anno sarà Mass, l’opera multiforme di Leonard Bernstein. Una prima assoluta in Italia per la messa in scena di quest’opera, che debutterà tra le mura delle antiche Terme a partire da venerdì 1 luglio, con repliche domenica 3 e martedì 5, sempre alle ore 21:00.

Una nuova sfida per il Teatro dell’Opera di Roma, che vedrà sul podio il direttore d’orchestra Diego Matheuz, tra i più affermati musicisti provenienti da “El Sistema”, il modello didattico-musicale fondato in Venezuela da José Antonio Abreu. La regia dello spettacolo è affidata al regista Damiano Michieletto, che tornerà a lavorare nella fondazione capitolina dopo i successi del ‘Rigoletto’ al Circo Massimo nell’estate 2020 e de ‘La damnation de Faust’ del 2019.

Accanto a Michieletto sono impegnati Paolo Fantin che firma le scene, Carla Teti per i costumi e Alessandro Carletti per le luci. Lo spettacolo vede impegnato il Corpo di Ballo del Teatro dell’Opera di Roma, diretto da Eleonora Abbagnato, con le coreografie di Sasha Riva e Simone Repele. In scena ci sarà uno Street People Chorus (composto da cantanti da musical), accanto al Coro diretto da Roberto Gabbiani. Lo spettacolo vedrà anche la partecipazione della Scuola di Canto Corale del Teatro dell’Opera di Roma.

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