L’eroismo è un atto di coraggio, che inevitabilmente mette a repentaglio la vita di chi lo compie, per salvare la pelle altrui. L’eroismo è un atto liberale, spontaneo, che non dipende da ideologie, religioni ed età. Anche un piccolo egiziano, senza arte né parte nel mondo che conta, può essere un eroe. Ramy ha salvato circa 50 persone dalla follia omicida di un autista incendiario e ha riscattato il nostro amore per la civiltà. L’ambasciatore d’Egitto a Roma lo ha già premiato, per essere stato motivo di orgoglio per l’Egitto e il suo popolo. Il governo italiano, invece, sta decidendo da tempo se concedergli la cittadinanza oppure no. La sinistra, nel frattempo, ha strumentalizzato la vicenda per alzare i toni nuovamente sullo ius soli. L’atteggiamento di tutta la classe politica è vergognoso: l’indugio è diventato il pretesto per l’ennesimo tira e molla governativo. Ramy Shehata, frattanto, aspetta la decisione sul suo futuro da italiano. Tuttavia, sappia che l’Italia è fiera di chi, indistintamente dalla sua provenienza, contribuisce a rendere migliore la terra che calpestiamo e la società in cui viviamo.
L’eroe, è colui che compie uno straordinario e generoso atto di coraggio, **che comporti o possa comportare il consapevole sacrificio di se stesso** allo scopo di proteggere il bene altrui o comune…. nessun eroe mi dispiace.