Il Presidente del CdM Mario Draghi, assieme al Sottosegretario Garofoli è impegnato in questi giorni in un treno di conferenze e incontri con vertici ministeriali: l’obiettivo è realizzare entro il 30 giugno i rimanenti 31 dei 45 obiettivi del PNRR che valgono una seconda tranche di 21 mld€ su un totale di 24,1 mld€ erogabili.
La prima tranche, pari a 3,1 mld€ era stata ottenuta col conseguimento dei primi obiettivi a dicembre 2021. 14 obiettivi sono stati raggiunti entro fine aprile: alloggi temporanei per i senza fissa dimora, piani urbani per i lavoratori agricoli, efficienza energetica di cinema, teatri e musei sono solo alcuni, cui si aggiungono la riforma degli appalti approdata in Senato e l’allocazione terminata dal Ministro Colao di 3,6 mld€ nelle aste 5G (1,8 mld€ ad Open Fiber e 1,6 mld€ a TIM).
Dei 31 obiettivi rimanenti, 16 sono da raggiungersi entro fine maggio, e 15 entro fine giugno. Il Governo ribadisce sereno che saranno tutti conseguiti. Analizziamoli per Ministero competente.
La Transizione Ecologica è impegnata in 8 obiettivi: varare entro maggio la strategia nazionale di economia circolare ed entro giugno il programma di gestione dei rifiuti, più altri.
L’Università concentra a giugno i suoi 4 obiettivi, tra cui i nuovi piani di carriera dei ricercatori e la realizzazione di 5 centri di ricerca che diventino volano dell’innovazione in diversi campi accademici e tecnici.
L’Istruzione ha il solo obiettivo entro maggio del varo di “Scuola 4.0”, ovvero un programma di digitalizzazione su 100 mila classi. Tutto dopo aver archiviato ad aprile la riforma del reclutamento degli insegnanti, per cui vi sono ancora interlocuzioni con Bruxelles per via di alcuni dettagli legali.
Il Ministero della Cultura ha 5 obiettivi: la rigenerazione di parchi e giardini storici entro maggio ed altri 4 entro giugno, tra cui un piano di sicurezza sismica di infrastrutture religiose, l’adeguamento delle centrali nucleari dismesse come gallerie d’arte e “Caput Mundi” per promuovere un ambizioso turismo sostenibile nella Capitale.
Alla Sanità spettano 5 sfide, di cui 3 già in fase di conseguimento entro maggio: piano per 1350 case di comunità, digitalizzazione degli ospedali e progettazione di 600 centri di telemedicina a distanza.
Ad altri ministeri spettano i restanti 8 obiettivi. Ne citiamo due del MEF: un ambizioso programma di spending review dei ministeri (-800 mln€ al 2023, -1,2 mld€ al 2024 e -1,5 mld€ al 2025) ed un focale pacchetto normativo contro l’evasione fiscale.