Negli ultimi giorni il mondo dei mass media è stato scosso da una notizia bomba: il magnate Elon Musk ha acquistato Twitter. Sì proprio lui, l’uomo più ricco e chiacchierato del mondo. In molti si sono chiesti: cosa cambierà in Twitter? Verrà stravolto il social? Cosa ha in mente Musk?
Prima di parlare della nuova gestione, è giusto ripercorre la storia del social network, nato nel 2006 dalla geniale mente di Jack Dorsey. L’idea era quella di sviluppare un software che permettesse uno scambio di SMS sul web. Dorsey presentò il progetto alla società californiana Odeo, specializzata nella realizzazione di strumenti per podcast. I fondatori di Odeo Biz Stone, Evan Williams e Noah Glass, si dimostrarono interessati all’idea ed iniziarono a svilupparla.
Il progetto iniziale di piattaforma come scambio di SMS non era convincente. Si decise così, di progettare un vero e proprio social network. Come nome venne scelto Twitter. Tale denominazione prendeva spunto dal verbo inglese “to tweet”, ovvero cinguettare, e richiamava la caratteristica principale del social: condividere messaggi – o meglio, “tweet” – in 140 caratteri (ora diventati quasi 300) .
Il successo della piattaforma arrivò nel 2007, espandendosi in tutto il mondo. Nello stesso anno sono stati registrati 400.000 tweet ogni trimestre, nel 2008 sono saliti a oltre 100 milioni, e nel 2010 Twitter contava 50 milioni di tweet al giorno. Nel 2013, Twitter arrivò ad avere 500 milioni di utenti.
Ad oggi, il social è uno dei più importanti sul web e negli anni è diventato una fonte di informazione e denuncia. Negli anni Twitter ha dato spazio a battaglie di varia natura tematica: LGTBQ, razzismo, femminismo, corruzione ecc. Grazie a Twitter è nato un nuovo modo di diffondere le notizie.
Musk è da sempre molto attivo sul social ed attualmente tiene aggiornati gli utenti sulle possibili novità, utilizzando anche sondaggi. Uno dei possibili aggiornamenti potrebbe essere il pagamento da parte di organizzazioni governative e attività commerciali per fruire del social; per gli utenti casuali dovrebbe, invece, restare gratuito. Tra l’altro, esiste già una versione a pagamento di Twitter, chiamata Twitter Blue. Pagando 2.99 euro al mese gli utenti hanno accesso esclusivo a funzioni premium.
Un’ altra possibile novità sarebbe l’introduzione del tasto edit bottom, funzione che consente di modificare tweet già pubblicati. Questa idea è stata proposta attraverso un sondaggio, ottenendo il 73% di sì; sarà però possibile modificare il tweet solo dopo un breve periodo dopo la pubblicazione.
Musk ha, inoltre, espresso la propria volontà di lasciare libertà assoluta sul social.“Spero che anche i miei peggiori critici rimangano su Twitter”, ha scritto il 25 aprile in un tweet, “perché è questo che significa free speech”. La stretta della censura potrebbe essere, quindi, allentata, lasciando libertà di parola a tutti gli utenti (ovviamente entro i confini consentiti dalla legge).
Tra le voci che circolano vi è anche la possibilità di riammettere sulla piattaforma Donald Trump. L’ex presidente americano è stato di fatto rimosso a inizio del 2021, dopo che l’ex presidente aveva legittimato l’attacco a Capitol Hill (sede del congresso) compiuto dai suoi sostenitori il 6 gennaio e violato le regole della piattaforma incoraggiando alla violenza. Di tutta risposta, Trump ha creato un social tutto suo chiamato “Truth”. Musk si è espresso contro questa scelta di Twitter, ritenendola un’idiozia. Non è confermata la possibilità di Trump di tornare su Twitter ma, in ogni caso, egli resterà nel suo “Truth”.
Il fondatore Jack Dorsey si è mostrato estremamente contento della nuova gestione. Egli ha commentato il tutto tramite dei tweet: «Elon è l’unica soluzione di cui mi fido, così come mi fido della sua missione di estendere la luce della consapevolezza». Dorsey ha concluso, infine, con « La Strada è quella giusta».