In partnership con Pillole di Politica
A Sud dell’India si staglia un meraviglioso Paese caratterizzato da una fitta vegetazione verde e un popolo pacifico e gentile.
Lo Sri Lanka, terra di 22 milioni di abitanti, esiste formalmente dal 1948 quando ottenne l’indipendenza dall’Impero Britannico. Solo nel 2008 tuttavia si ha la fine di una lunga guerra civile che finalmente unisce l’intero popolo sotto un unico governo democratico e repubblicano in cui tendono ad alternarsi due correnti politiche di centro-destra e sinistra.
A dir la verità, una famiglia in particolare ha retto le redini del Paese negli ultimi 10 anni, la famiglia Rajapaksa. I due fratelli detengono rispettivamente la carica di Presidente e Primo Ministro al momento.
La gestione del Paese non è tuttavia stata virtuosa. La crescita del PIL è stata ottenuta attingendo a massicci prestiti erogati dalla Cina e da diverse organizzazioni internazionali. Il governo ha inoltre fondato l’economia su una forte dipendenza dall’import di alimenti e materie prime.
Per ottenere maggiore consenso, il governo ha anche varato un significativo taglio delle tasse nel 2019 riducendo ampiamente le già esigue casse dello Stato.
Nell’Aprile del 2021, per prevenire un’ulteriore fuoriuscita delle riserve in dollari, l’import dei fertilizzanti è stato bloccato. Tale politica ha tuttavia ridotto la produzione agricola costringendo ad un maggiore import alimentare.
Meno offerta di beni ma eguale domanda da parte della popolazione ha determinato un aumento significativo dei prezzi portando l’inflazione al 17% e un’ulteriore svalutazione della moneta nazionale con dannose conseguenze sull’import e ulteriore impossibilità di ripagare l’ingente debito accumulato nei confronti delle altre nazioni.
La situazione è inevitabilmente esplosa a seguito dello scoppio del conflitto Russo-Ucraino che ha visto un’impennata storica ulteriore dei prezzi delle materie prime e dei beni alimentari.
L’IMF ha promesso un ingente prestito al Paese solo in cambio dell’innalzamento dei tassi di interesse e della tassazione per combattere l’inflazione e risanare il bilancio.
Queste azioni tuttavia deprimerebbero ancora maggiormente una già fragilissima economia complicando ancor di più le disastrose condizioni in cui versa la popolazione.
La gente protesta per strada chiedendo le dimissioni del governo ma il potere difficilmente viene abbandonato quando conquistato e così attentamente conservato da una potente famiglia.
Il futuro dello Sri Lanka appare tutto fuorché roseo nonostante un Paese che offra grandi lezioni in termini di civiltà e conservazione della natura.