Verba manent: smentite in rosa

Matrimonio che vieni, matrimonio che vai. Quando nelle più gergali discussioni si definisce il meretricio come il mestiere più antico del mondo, in realtà si sbaglia. Il gossip è il passatempo che, da dopo Adamo ed Eva, i quali essendo in due soltanto non avevano modo di sparlare, è più praticato nel mondo. Oggi l’Italia di fronte a una crisi diplomatica mondiale conta poco, nel mezzo di uno sconvolgimento energetico conta ancor meno (essendo, ohibò, dipendente proprio da quel Paese offensore nella crisi), ma in fatto di gossip non ce n’è per nessuno. 

Da Totti a Berlusconi, l’uno vale uno più autentico di quello propagandato dal Movimento 5 Stelle. Tutti uguali davanti al chiacchiericcio. Perciò, non appena la voce che Francesco Totti è in rotta con la moglie Ilary Blasi si diffonde, partono le speculazioni. Si buttano nomi nel calderone mediatico (quasi) come accade durante le elezioni del Quirinale, con la differenza che in questo caso tutti si sentono in diritto di fare la propria offerta, mentre, magari, nell’altro caso guardano con soggezione e disinteresse l’avvenimento. Noemi Bocchi, dunque, sarebbe il casus belli. Addirittura si dice che l’abbiano vista allo stadio, qualche fila sopra Totti. L’ex campione del mondo ha però smentito tutto nelle storie su Instagram.

Più a nord, sempre in uno stadio, Silvio Berlusconi si è lasciato andare a un bacio appassionato con la sua compagna, la deputata Marta Fascina. Gira la voce che i due si sposeranno, ma da Berlusconi arrivano smentite. In fin dei conti, il Cavaliere, che si vocifera che in passato abbia avuto donne avvenenti, ora ha trovato pace istituzionale e sentimentale. Lei sempre coperta, vestita come le fatine dei cartoni animati più casti, all’apparenza pudica, non un motivo di sconcezza. Un contrappasso felice per la storia sentimentale di Berlusconi, che purtroppo negli anni ha prevalso su quella imprenditoriale e politica agli occhi di certa stampa e magistratura,  rispetto agli “scandali” del passato. 

Morale delle favole: cari italiani, la libertà, che tanto rivendicate verso il governo per le restrizioni di questi tempi, fatela valere nel quotidiano. Lasciate che gli altri facciano ciò che vogliono. Appassionatevi alle loro telenovele, ma non fatene una ragione di vita. Rischiate che poi quelli ritornano a essere felici e contenti, mentre voi restate senza argomenti, soli in un bar. 

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