Salvini ha un nuovo rivale mediatico e il suo nome è Carlo Calenda. Con “orgoglio progressista” il dem ha postato una foto che lo ritrae in prossimità di un laghetto ghiacciato, a petto nudo, con la pancia narcisisticamente in mostra. La fotografia ha fatto molto discutere e, probabilmente, non ha ottenuto il risultato sperato. È sembrata una brutta copia del “salvinismo”, ossia la corrente mediatica secondo la quale la semplicità è la chiave del successo. Certamente, la politica ha perso molti dei suoi vecchi valori. Gli statisti del passato erano di un’altra caratura: professionisti della politica che hanno elevato il nostro Paese. La comunicazione, accordato che i social ancora non esistessero, era diretta in esclusiva al bene della nazione, tutt’altro che finalizzata a condividere un piatto di spaghetti. Ma, con la rozza convinzione che il politico deve indossare il maglione anziché la cravatta, forse meritiamo che il Ministro dell’Interno mostri i suoi barattoli di Nutella o che un ex Ministro e dirigente d’azienda [Carlo Calenda, ndr] esibisca il suo fisico imbarazzante senza alcuna ragione. In fondo, non ci resta che sperare. Magari, in futuro, il timone dell’Italia tornerà in mano a qualche vero capitano.