Fino al 30 gennaio si potranno ammirare i meravigliosi quadri del Musée Marmottan di Parigi a Palazzo Reale di Milano
Una vero viaggio nell’arte e nella storia di Claude Monet quello offerto nella mostra dedicata al noto pittore francese, con il quale è possibile ripercorrere la sua intera parabola artistica attraverso 53 dipinti.
Promossa dal Comune di Milano-Cultura e prodotta da Palazzo Reale e Arthemisia, la mostra è curata da Marianne Mathieu ed è realizzata in collaborazione con il Musée Marmottan Monet di Parigi, da cui proviene l’intero corpus di opere, e l’Académie Des Beaux – Arts – Institut de France.
Dalle prime opere dell’artista, dove si dedica alla ritrattistica, fino a le sue Ninfee (1916-1919) e a Le rose (1925-1926), passando per il periodo londinese in cui dipinge Il Parlamento. Riflessi sul Tamigi (1905), l’esposizione introduce quindi alla scoperta di opere chiave dell’Impressionismo e della produzione artistica di Monet sul tema della riflessione della luce e dei suoi mutamenti nell’opera stessa
dell’artista.
Più precisamente, la mostra è divisa in 7 sezioni e, dopo un’apertura dedicata a Paul Marmottan, fondatore del museo da cui provengono i dipinti, il visitatore può muoversi ammirando l’intero excursus artistico di Monet, il quale, ad esempio (vedi foto sotto), nel periodo londinese dipingerà tenendo conto, nelle sue opere, della nebbia e del cielo grigio tanto tipiche della capitale inglese.
Ancora, una sala meravigliosa dedicata alle celebri “ninfee“, che introducono poi all’ultima fase del maestro francese, in cui presenterà una pittura sempre più evocativa e, per alcuni versi, simbolica.
Le ultime sale offrono al visitatore opere preziose, come il “Ponte giapponese” e “Il salice piangente”, che accompagnano, in un trionfo di colori e patos, all’ultimo capolavoro incompiuto di Monet, “Le rose” del 1926.
Molto interessanti, infine, all’interno del percorso alcune passaggi multimediali, con i quali il visitatore può immergersi completamente in giochi di colore e nel giardino di Claude Monet, che tante sue opere ha ispirato nel corso della sua vita.