Patrick Zaki, il giovane studente dell’Alma Mater di Bologna, ricercatore per i diritti umani e di genere, è stato proclamato in agosto Cittadino onorario di Labico: il ragazzo rischia fino a cinque anni di carcere in Egitto per uno scritto del 2019.
“Un ragazzo di appena trent’anni continua a vivere una non vita, sotto processo dopo quasi seicento giorni di detenzione, per un post scritto nel 2019. Sotto processo in Egitto per un reato d’opinione. Una storia che ha dell’incredibile e che accade in un Paese vicino sotto molti profili al nostro, lo stesso paese protagonista della tragedia di un altro nostro concittadino, altro studente, orridamente e assurdamente trucidato, Giulio Regeni – che nel nostro Comune ricordiamo attraverso l’adesione alla campagna di Amnesty e l’intitolazione dell’aula studio del Forum dei Giovani. Due vite, una spezzata e l’altra ingiustamente sospesa: ebbene, i diritti umani per qualcuno sono sabbia che scivola tra le mani. Qualcosa di effimero. Non è così per me né per la nostra maggioranza: quel che sta accadendo tocca ognuno di noi. Ecco perché il nostro Comune, il più giovane del Lazio, ha accolto l’invito del Senato della Repubblica che nell’aprile di questo anno ha approvato la mozione per il riconoscimento della cittadinanza italiana a Patrick, per l’impegno che il ragazzo ha profuso nell’attivismo sociale e nei diritti civili volto alla costruzione di una comunità fondata sul rispetto dei diritti sociali, civili, politici e di genere, nonché sulla libertà di pensiero ed espressione, valori che noi abbiamo deciso di inserire nello stesso Statuto comunale, valori che condividiamo per il bene comune. Valori che sono l’eredità consolidata del percorso, spesso impervio, fatto nei secoli dall’Europa e dall’Italia: valori che oggi dobbiamo difendere facendo pressioni per la liberazione di questo giovane innocente che proprio in Italia ha trovato la sua casa. Libertà quindi per Patrick e giustizia per Giulio perché i diritti non possono essere calpestati, perché la persona non può essere violata né fisicamente né psicologicamente, perché la violenza va sempre condannata e combattuta. Perché le libertà vanno difese.” Dichiara la Vicesindaco con delega alle politiche per la legalità, Giuseppina Bileci.
“La notizia arrivata ieri attraverso il portavoce di Amnesty Italia, Riccardo Noury, è una notizia che aumenta la nostra preoccupazione: la custodia cautelare in Egitto può durare due anni con possibilità di prolungamenti se, durante le indagini, emergono nuovi elementi d’accusa. Dopo 19 mesi di ingiusta detenzione, Zaki è stato sottoposto oggi ad un’udienza lampo aggiornata al 28 settembre. Il giovane rischia una condanna fino a cinque anni di carcere per uno scritto del 2019 in difesa della minoranza copta. Il nostro Comune, nel suo piccolo, farà tutto il possibile: lo dobbiamo anche ai tanti ragazze e alle tante ragazze che negli ultimi anni si stanno impegnando a Labico e per Labico, costruiremo insieme qualcosa per Patrick” Concludono il Sindaco, Danilo Giovannoli e la Capogruppo con delega alle politiche giovanili e di genere, Giulia Lorenzon.