9 novembre 1989, Berlino. La Guerra Fredda è finita e milioni di berlinesi non vedono l’ora di riabbracciarsi. Tutto inizia da una crisi di governo nell’ottobre del 1989 che vede il Presidente della Repubblica e capo del Partito Comunista Erich Honeker dimettersi a favore di Egon Krenz. È lui che ha annunciato l’apertura delle frontiere. Gruppi di cittadini scavalcano le mura, le attraversano, si riabbracciano con il resto della famiglia rimasta intrappolata dall’altro lato.
Finalmente comincia un altro mondo, più libero ed uguale per tutti. “Ich bin ein Berliner”, proclamava Kennedy. “Questa città come molte altre conosce il sogno della libertà. Le persone del mondo devono guardare Berlino, dove il muro è caduto e dove la storia ha provato che non c’è una sfida che non si può combattere per il mondo unito”, diceva Barack Obama il 24 luglio 2008.
Ed è vero, molto spesso noi ci dimentichiamo che tutto quello che abbiamo lo dobbiamo a loro, ai combattenti di tutto il mondo. Quando c’era solidarietà, quando c’era amicizia tra i ‘diversi’ dello stesso paese, della stessa città. Che ci sia da esempio, come ogni singolo avvenimento della nostra storia, per superare le grandi difficoltà e crisi in cui viviamo e vivremo. Non rendiamo vane le libertà conquistate dagli altri per noi. Ricordiamo!
