È passato un po’ in sordina uno degli avvenimenti politici più importanti di sempre.
Il 9 Febbraio 2022 per la prima volta sono stati modificati i principi della Costituzione italiana che ora tutela anche ambiente ed animali.
Nello specifico sono stati integrati gli articoli 9 e 41.
Ecco i nuovi articolI ( in grassetto le parti nuove ):
Articolo 9: “La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione. Tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni. La legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali”.
Articolo 41: “L’iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana, alla salute, all’ambiente. La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l’attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali e ambientali”.
Il testo ha ottenuto alla Camera 468 voti favorevoli, un solo contrario e sei astenuti. Poiché la riforma era stata già approvata dal Senato in seconda lettura, ed è stata approvata a piena maggioranza, è subito operativa e non sottoponibile a referendum. Una riforma condivisa da tutti che da dignità ad animali ed ambiente è una notizia dolce per il paese ma con un retrogusto amaro.
Palazzo Chigi ha twittato definendola “una giornata storica per il Paese che sceglie la via della sostenibilità e della resilienza nell’interesse delle future generazioni”.
È difficile essere d’accordo.
In realtà Il ddl approvato ieri alla Camera dei Deputati lascia fuori proprio le future generazioni.
La proposta e la discussione nascono da una iniziativa di Figli Costituenti che
voleva inserire nei principi la tutela dell’ambiente e delle future generazioni. Lungo l’iter parlamentare sono stati tagliati i riferimenti ai giovani e inseriti quelli agli animali.